EMICRANIA

Non chiamarla mal di testa

Tela divisa in tre parti: la prima colorata con fiori, la seconda nera con chiodi, molle e filo di ferro e l’ultima grigio argento.

Presente alla Mostra Crevaduris nell’estate 2021 a Mortegliano (UD) con il seguente testo di accompagnamento

  << L’opera rappresenta la mia vita con la fedele compagna di viaggio: l’emicrania. Svegliarsi senza alcun disturbo rappresenta per me la possibilità di vedere il mondo a colori nella sua pienezza.

L’emicrania annuncia il suo arrivo con la modificazione dell’umore e un’accentuazione del senso dell’olfatto. Quando arriva con forza mi costringe a rimanere a letto, al buio, in silenzio, senza cibo e acqua, non tollerando alcuna intromissione sociale, l’unica speranza è quella di essere abbracciata da Morfeo per non provare quel senso di nausea e per non sentire quel terribile, continuo e insistente martellare sulla tempia.
Il mondo è nero
come la pece.
Quando finalmente l’emicrania se ne va, mi lascia
un dono: un senso di spossatezza e stanchezza contro cui non ho più la forza di combattere. Almeno nel mio mondo scuro è entrata un po’ di luce. Mi riprenderò.
So che l’emicrania non tarderà a tornare e rifaremo di nuovo la
stessa danza ancora, ancora e poi ancora… >>


Tela 50×20 cm
Tecnica Mixed Media
Anno 2021

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